Frozenthia Depresis "Margot"
Demo, self released, 2009
Genere: Depressive Black Metal/Ambient
I Frozenthia Depresis sono una one man band francese misconosciuta che perĂ² ci offre un’ottima proposta depressive/ambient. Attivi dal 2005, hanno rilasciato fin ora soltanto questo demo, "Margot", nel 2007.
Lavoro comunque ben riuscito, di una malinconia tale da invadere il cervello dell’ascoltatore e non fargli provare altro se non inquietudine e disperazione.
"Abstract", della durata di dieci minuti, melodica e molto triste, ci introduce lentamente nell’inferno della nostra mente, all’interno del nostro animo pieno di dolore e di affanno. Lo scream è particolare e graffiante, ma non continuo, come la speranza che, nel profondo, fatica a respirare e la sentiamo viva solo in alcuni momenti. "Introversion" è molto malinconica. I riff di chitarra si susseguono in un gioco di dolore e sofferenza, mentre lo scream rimane graffiante come a ricordarci che non è fantasia ma è tutto reale, è la voce dell’angoscia che sentiamo ogni giorno dentro di noi, che ci tormenta e ci opprime.
Il nostro viaggio continua con "Verloren", dove i riff sempre malinconici accompagnati da lamenti strozzati ma penetranti, ci suggeriscono che qualcosa vuole liberarsi ma è soffocato dal dolore: non abbiamo piĂ¹ scampo ormai. "Azacachia Tepiseuth" ha un inizio melodico, caratterizzato dalla presenza delle tastiere, quasi di speranza, una speranza che immaginiamo possa trovare realizzazione solo nella morte. Lo scream non piĂ¹ straziante e incisivo è una rassegnazione al dolore, perchĂ© è solo così che potremo trovare salvezza per la nostra anima: morendo in solitudine.
Recensione a cura di: Laraerica
Voto: 90/100
www.myspace.com/frozenthiadepresis
http://frozenthiadepresis.free.fr/
Genere: Depressive Black Metal/Ambient
I Frozenthia Depresis sono una one man band francese misconosciuta che perĂ² ci offre un’ottima proposta depressive/ambient. Attivi dal 2005, hanno rilasciato fin ora soltanto questo demo, "Margot", nel 2007.
Lavoro comunque ben riuscito, di una malinconia tale da invadere il cervello dell’ascoltatore e non fargli provare altro se non inquietudine e disperazione.
"Abstract", della durata di dieci minuti, melodica e molto triste, ci introduce lentamente nell’inferno della nostra mente, all’interno del nostro animo pieno di dolore e di affanno. Lo scream è particolare e graffiante, ma non continuo, come la speranza che, nel profondo, fatica a respirare e la sentiamo viva solo in alcuni momenti. "Introversion" è molto malinconica. I riff di chitarra si susseguono in un gioco di dolore e sofferenza, mentre lo scream rimane graffiante come a ricordarci che non è fantasia ma è tutto reale, è la voce dell’angoscia che sentiamo ogni giorno dentro di noi, che ci tormenta e ci opprime.
Il nostro viaggio continua con "Verloren", dove i riff sempre malinconici accompagnati da lamenti strozzati ma penetranti, ci suggeriscono che qualcosa vuole liberarsi ma è soffocato dal dolore: non abbiamo piĂ¹ scampo ormai. "Azacachia Tepiseuth" ha un inizio melodico, caratterizzato dalla presenza delle tastiere, quasi di speranza, una speranza che immaginiamo possa trovare realizzazione solo nella morte. Lo scream non piĂ¹ straziante e incisivo è una rassegnazione al dolore, perchĂ© è solo così che potremo trovare salvezza per la nostra anima: morendo in solitudine.
Recensione a cura di: Laraerica
Voto: 90/100
www.myspace.com/frozenthiadepresis
http://frozenthiadepresis.free.fr/
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