SUMMONING "With Doom We Come" (Recensione)
Full-length, Napalm Records
(2018)
Tracklist:1. Tar-Calion 07:15
2. Silvertine 08:53
3. Carcharoth 09:19
4. Herumor 07:08
5. Barrow-downs 02:47 instrumental
6. Night Fell Behind 07:20
7. Mirklands 10:59
8. With Doom I Come 11:17
(2018)
Il
precedente disco "Old Mornings Dawn" รจ stato una sorta di reinvenzione
per i Summoning in quanto la gamma dei suoi effetti MIDI e della
programmazione di batteria ha ricevuto un aggiornamento significativo
del set di strumenti limitato che la band aveva utilizzato in precedenza
e "With Doom We Come" รจ molto simile nella sua esecuzione. A differenza
degli album da "Minas Morgul" a "Oath Bound" questo ultimo e il suo
immediato predecessore si sentono vibranti e immediati.
Le chitarre Lo-fi rimbombano sotto arrangiamenti di corni stratificati come timpani e i bonghi e le catene tintinnanti forniscono una struttura ritmica cinematografica e coinvolgente. Il risultato finale รจ un'estetica che, benchรฉ familiare, risulta immediata e di facile presa, con melodie che rimangono impresse nella memoria a lungo termine fin dal primo ascolto.
Le chitarre Lo-fi rimbombano sotto arrangiamenti di corni stratificati come timpani e i bonghi e le catene tintinnanti forniscono una struttura ritmica cinematografica e coinvolgente. Il risultato finale รจ un'estetica che, benchรฉ familiare, risulta immediata e di facile presa, con melodie che rimangono impresse nella memoria a lungo termine fin dal primo ascolto.
Non
negherรฒ, tuttavia, che "With Doom We Come" possieda un problema
prevedibile endemico alle filosofie del songwriting dei Summoning. Come
al solito, le tracce si centrano attorno a un singolare riff che cambia
leggermente nel corso dei dieci minuti per adattarsi ai cambiamenti
tonali. Questa formula semplificata รจ stata a lungo una pietra miliare
del suono dei Summoning e, come risultato di questo approccio, le
singole composizioni dipendono dalla loro capacitร di costruire paesaggi
sonori avvincenti attorno alla struttura della chitarra minimalista.
"Carcharoth" e "Night Fell Behind" falliscono per la mancanza di
caratteristiche definitive nei loro arrangiamenti, nonostante
quest'ultimo mostri un riff fantasticamente cupo. In generale, il disco
manca della sorprendente varietร mostrata su "Old Mornings Dawn".
La
prima traccia "Tar-Calion" potrebbe essere il miglior numero di
apertura del catalogo della band, i suoi riff drizzanti, accordi di
flauto sobri e passaggi minacciosi rendono la traccia una delle piรน
oscure di sempre. "Silvertine" segue immediatamente con un senso reale e
maestoso di flare orchestrale, mentre la penultima traccia "Mirklands"
convince con un riff stridulo e una gelida malinconia che richiama
l'atmosfera solitaria dei Summoning nei primi lavori. Ma il vero
capolavoro รจ "With Doom I Come", un finale eccellente, emozionante e
grandioso come non si sentivano da tempo.
In
questo album l'emozione non manca di certo e questo รจ un buon dato per
"With Doom We Come" e riesce comunque a non distaccarsi troppo dalla
discografia impressionante della band. Finchรฉ i loro lavori di fine
carriera rimangono cosรฌ affidabili, sono contento che si lascino andare
al suono stabilito fino alla fine dei tempi.
Recensione a cura di: Benito Stavolone
Voto: 71/100
2. Silvertine 08:53
3. Carcharoth 09:19
4. Herumor 07:08
5. Barrow-downs 02:47 instrumental
6. Night Fell Behind 07:20
7. Mirklands 10:59
8. With Doom I Come 11:17
DURATA TOTALE: 01:04:58
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