DEATH2PIGS "Death2Pigs" (Recensione)
EP, Autoprodotto
(2017)
Non
sono un espertissimo di musica industrial, ma negli anni penso di aver
maturato una certa esperienza in merito, soprattutto quando questa è
mesolata con rock, metal e affini. Da un primo ascolto di questo ep dei
Death2Pigs si nota subito la loro passione per gruppi come Nine Inch
Nails, Ministry, Marilyn Manson e anche una spruzzata di Slipknot, come
per esempio si può udire nella traccia "WoW", in cui la band si butta in
tempi veloci e inserti di elettronica massiccia che riportano, appunto,
agli Slipknot del loro album omonimo.
Ma
sostanzialmente qui il discorso è decisamente diverso. Non sono le
chitarre che comandano, ma piuttosto l'uso di effettistica varia e di
elettronica in senso ampio. I brani sono tutti ben costruiti e
presentano molti elementi interessanti, ma ciò che non convince, a mio
avviso è la voce. Dico questo perchè innanzitutto è posta troppo in
rilievo rispetto agli altri strumenti, e a volte li sovrasta.
In
ogni caso la band sa colpire l'ascoltatore per una certa varietÃ
stilistica, che si esprime in episodi più rabbiosi e sperimentali
alternati ad altri dove domina maggiormente la melodia, come in "4 U",
una ballata malinconica che a tratti mi ha ricordato anche qualcosa dei
Tool e che ho trovato buona, ma che forse avrebbe potuto svilupparsi
meglio quando impenna nella seconda parte.
Purtroppo,
quello che non va in questo ep, come ho già detto, è la voce, ma
volendo essere pignoli, anche la produzione non valorizza l'operato dei
musicisti, perchè risulta poco "piena" e quindi smorza le parti con più
veemenza, dove la distorsione delle chitarre fa davvero poco male.
In
sintesi un buon ep (credo di esordio), per una band giovane che ancora
deve a mio avviso lavorare per potersi esprimere al meglio.
Per adesso comunque, una larghissima e meritata sufficienza!
Recensione a cura di: Sergio Vinci
Voto: 67/100
Tracklist:
1) EMpTyV2) When Demons Come Back
3) WoW
4) 4 U
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